Walter Tocci ha svolto diversi incarichi pubblici, prima nell’amministrazione comunale di Roma – negli anni Novanta come vicesindaco con delega alla politica della mobilità – e successivamente come parlamentare alla Camera e infine al Senato. Nella dimensione lavorativa è stato ricercatore in un’azienda elettronica romana del gruppo Finmeccanica. All’impegno politico ha affiancato l’attività di ricerca nell’ambito di due storici centri studi della sinistra: il Centro per la riforma dello Stato e la Fondazione Basso. Le sue pubblicazioni riguardano diversi campi di interesse, dalla teoria politica, all’educazione, alla ricerca scientifica. Il settore di studi più frequentato è quello delle politiche urbane e della mobilità con particolare riferimento alla capitale: Roma che ne facciamo (Editori Riuniti 1993) sulle trasformazioni urbanistiche degli anni Ottanta; “L’insostenibile ascesa della rendita urbana” – Democrazia e Diritto, n. 1, 2009; “Paesaggio e democrazia in Italia. Rileggendo il capolavoro di Emilio Sereni cinquanta anni dopo” in G. Bonini, C. Visentin (a cura di), Paesaggi in trasformazione, Editrice compositori, 2014; Avanti c’è posto (Donzelli 2008) sul progetto del tram per Roma, scritto insieme al suo maestro Italo Insolera; sulla mobilità urbana “Traffico. Ingorghi mentali” – Equilibri. Rivista per lo sviluppo sostenibile – Il Mulino, Bologna, n.2, 2002; “Utopie ed eterotopie dell’accessibilità”, in R. Secchi (a cura di), Future, Prospettive, Roma, 2010; e infine sulla crisi della capitale Roma. Non si piange su una città coloniale, GoWare 2015.